Già prima dell'acquisto dei feudi di Serre e Persano, avvenuto nel 1758, Carlo III di Borbone fece costruire tra il 1752-54, il Casino Reale di Persano, su progetto dell'ingegnere militare spagnolo Juan Domingo Piana. Nel 1753, a causa di gravi dissesti statici, fu ristrutturato su progetto dell'architetto Luigi Vanvitelli. Il palazzo a due piani, con parziale copertura a tetto, è di pianta quadrata con cortile centrale e negli angoli quattro vani ottagonali circuiscono tre scale elicoidali. Su di un lato dell'atrio di ingresso si trova l'ampio scalone di rappresentanza, che si avvolge in un ampio vano riccamente decorato da stucchi. Dal perimetro dell'edificio fuoriesce, per il solo pianterreno, l'abside della cappella di S. Maria delle Grazie. Essa si amplia in due vani contigui rettangolari, coperti da cupole ellittiche che si concludono in un grande abside. Le due cupole con lanternino, che coprono l'ambiente, diviso soltanto da uno stretto arco, producono un effetto spaziale di notevole intensità che richiama episodi bizantini tanto diffusi nella zona. Nel cortile, lo spazio senza dubbio di maggiore interesse, risolto ediante una serie di arcate su due ordini delimitanti ciascun lato, un risentito effetto chiaroscurale è affidato al contrasto tra le forti ombre delle arcate aperte e le superfici lisce dei chiusi volumi angolari.

Già prima dell'acquisto dei feudi di Serre e Persano, avvenuto nel 1758, Carlo III di Borbone fece costruire tra il 1752-54, il Casino Reale di Persano, su progetto dell'ingegnere militare spagnolo Juan Domingo Piana. Nel 1753, a causa di gravi dissesti statici, fu ristrutturato su progetto dell'architetto Luigi Vanvitelli. Il palazzo a due piani, con parziale copertura a tetto, è di pianta quadrata con cortile centrale e negli angoli quattro vani ottagonali circuiscono tre scale elicoidali. Su di un lato dell'atrio di ingresso si trova l'ampio scalone di rappresentanza, che si avvolge in un ampio vano riccamente decorato da stucchi. Dal perimetro dell'edificio fuoriesce, per il solo pianterreno, l'abside della cappella di S. Maria delle Grazie. Essa si amplia in due vani contigui rettangolari, coperti da cupole ellittiche che si concludono in un grande abside. Le due cupole con lanternino, che coprono l'ambiente, diviso soltanto da uno stretto arco, producono un effetto spaziale di notevole intensità che richiama episodi bizantini tanto diffusi nella zona. Nel cortile, lo spazio senza dubbio di maggiore interesse, risolto ediante una serie di arcate su due ordini delimitanti ciascun lato, un risentito effetto chiaroscurale è affidato al contrasto tra le forti ombre delle arcate aperte e le superfici lisce dei chiusi volumi angolari.

Real Casina di Caccia di Persano

Ottieni indicazioni stradali

Nelle vicinanze

Seleziona la lingua

Seguici su

Iscriviti alla newsletter

Fanno parte del progetto SOUTH ITALY:

Copyright 2017-2019 Rete Destinazione Sud
Aiutaci a migliorare il nostro portale: per suggerimenti o problemi contattaci all’indirizzo info@retedestinazionesud.it