Casal Velino

Casal Velino si trova sulla costa cilentana, nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a circa 70 chilometri da Salerno. Il borgo antico, denominato Casalicchio fino al 1893 e posto a 170 metri sul mare, si estende a forma di aeroplano su una collina che affaccia sul golfo di Velia e sulla fertile piana dell’Alento, il fiume che ha dato il nome a tutta la regione (Cis-Alentum, al di qua dell’Alento). A destra del corso d’acqua, ai piedi di una torre costiera costruita in epoca angioina, sorge Marina di Casal Velino, mentre alle pendici del Monte Stella, una delle vette più importanti del Parco, c’è Acquavella. Altre frazioni sono Bivio Acquavella e Vallo Scalo, in pianura.
Più che l’attuale denominazione, è quella antica a testimoniare il legame con la vicina Velia, la città fondata dai Greci nel VI secolo avanti Cristo. Il topononimo Casalicchio deriva dal latino “casalis litus”, casale del porto, ed evidenzia l’origine dell’insediamento. Il primo nucleo sorse intorno all’anno Mille nei pressi del monastero dell’Annunziata e del porto velino di San Matteo, nell’attuale zona di Marina. A causa delle malaria e delle incursioni saracene, i monaci italo-greci e la popolazione furono costretti a rifugiarsi in collina, presso il convento dei Carmelitani. Il villaggio, costruito per rioni attorno al monastero, passò poi sotto la giurisdizione civile ed ecclesiastica dei Benedettini della Badia di Cava e vi restò fino al 1410, quando fu ceduto a re Ladislao. Solo qualche secolo più tardi gli abitanti scesero dalla collina e ripopolarono la zona costiera, dando vita al pittoresco borgo marinaro. Nell’anno Mille fu fondata anche Acquavella.
La storia millenaria dei due paesi è ancora visibile nella struttura urbanistica e architettonica dei centri storici, nelle artistiche chiese, negli austeri palazzi gentilizi. Le bellezze naturalistiche del luogo e la varietà del paesaggio, esteso dal mare alla collina e dal fiume alla montagna, fanno della località una interessante meta di escursioni. L’habitat è unico: si trovano ulivi, corbezzoli, mirti, lecci, pini, fichi e anche una varietà di ginestra, la genista cilentina, che fiorisce solo nel sud del Cilento.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Casal Velino si trova sulla costa cilentana, nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a circa 70 chilometri da Salerno. Il borgo antico, denominato Casalicchio fino al 1893 e posto a 170 metri sul mare, si estende a forma di aeroplano su una collina che affaccia sul golfo di Velia e sulla fertile piana dell’Alento, il fiume che ha dato il nome a tutta la regione (Cis-Alentum, al di qua dell’Alento). A destra del corso d’acqua, ai piedi di una torre costiera costruita in epoca angioina, sorge Marina di Casal Velino, mentre alle pendici del Monte Stella, una delle vette più importanti del Parco, c’è Acquavella. Altre frazioni sono Bivio Acquavella e Vallo Scalo, in pianura.
Più che l’attuale denominazione, è quella antica a testimoniare il legame con la vicina Velia, la città fondata dai Greci nel VI secolo avanti Cristo. Il topononimo Casalicchio deriva dal latino “casalis litus”, casale del porto, ed evidenzia l’origine dell’insediamento. Il primo nucleo sorse intorno all’anno Mille nei pressi del monastero dell’Annunziata e del porto velino di San Matteo, nell’attuale zona di Marina. A causa delle malaria e delle incursioni saracene, i monaci italo-greci e la popolazione furono costretti a rifugiarsi in collina, presso il convento dei Carmelitani. Il villaggio, costruito per rioni attorno al monastero, passò poi sotto la giurisdizione civile ed ecclesiastica dei Benedettini della Badia di Cava e vi restò fino al 1410, quando fu ceduto a re Ladislao. Solo qualche secolo più tardi gli abitanti scesero dalla collina e ripopolarono la zona costiera, dando vita al pittoresco borgo marinaro. Nell’anno Mille fu fondata anche Acquavella.
La storia millenaria dei due paesi è ancora visibile nella struttura urbanistica e architettonica dei centri storici, nelle artistiche chiese, negli austeri palazzi gentilizi. Le bellezze naturalistiche del luogo e la varietà del paesaggio, esteso dal mare alla collina e dal fiume alla montagna, fanno della località una interessante meta di escursioni. L’habitat è unico: si trovano ulivi, corbezzoli, mirti, lecci, pini, fichi e anche una varietà di ginestra, la genista cilentina, che fiorisce solo nel sud del Cilento.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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