Salerno, Campania
Il Comune di Torre Orsaia è situato alle propaggini meridionali della provincia di Salerno, all’interno del territorio del Parco Nazionale del Cilento. È un centro agricolo adagiato su alcune colline degradanti verso il mare tra uliveti secolari. Il territorio è costituito principalmente da calcari e da dolomie; la vegetazione è composta da macchia mediterranea, il clima è mite, tipicamente mediterraneo, l’idrografia di superficie è povera. L’unico fiume di una certa rilevanza è il Bussento, lungo il cui percorso si osservano interessanti fenomeni carsici. Si incontrano, poi, numerosi torrenti dal corso breve e precipitoso e che incidono profondamente il territorio.
L’abitato di Torre Orsaia conobbe un notevole sviluppo durante il XIII sec., quando i principi di Salerno donarono il territorio torrese alla mensa vescovile di Policastro. La curia vi eresse, infatti, un Seminario, chiuso poi nel 1785, intorno a cui iniziò a radunarsi la gente delle campagne vicine, incentivata a spostarsi anche dal compenso di un piccolo appezzamento di terreno. Successivamente Torre Orsaia entrò a far parte della contea di Policastro, seguendone le sorti alterne.
La piccola frazione Castel Ruggero, arroccata sulle pendici del monte Centaurino, risale al 1055 e al castello costruito da Ruggero d’Altavilla per difendersi dagli attacchi del conte di Laurito. Il centro ha conservato l’impianto medievale e, dal punto più alto, vi è un magnifico belvedere su Torre Orsaia, con una splendida vista sull’intero Golfo di Policastro.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Il Comune di Torre Orsaia è situato alle propaggini meridionali della provincia di Salerno, all’interno del territorio del Parco Nazionale del Cilento. È un centro agricolo adagiato su alcune colline degradanti verso il mare tra uliveti secolari. Il territorio è costituito principalmente da calcari e da dolomie; la vegetazione è composta da macchia mediterranea, il clima è mite, tipicamente mediterraneo, l’idrografia di superficie è povera. L’unico fiume di una certa rilevanza è il Bussento, lungo il cui percorso si osservano interessanti fenomeni carsici. Si incontrano, poi, numerosi torrenti dal corso breve e precipitoso e che incidono profondamente il territorio.
L’abitato di Torre Orsaia conobbe un notevole sviluppo durante il XIII sec., quando i principi di Salerno donarono il territorio torrese alla mensa vescovile di Policastro. La curia vi eresse, infatti, un Seminario, chiuso poi nel 1785, intorno a cui iniziò a radunarsi la gente delle campagne vicine, incentivata a spostarsi anche dal compenso di un piccolo appezzamento di terreno. Successivamente Torre Orsaia entrò a far parte della contea di Policastro, seguendone le sorti alterne.
La piccola frazione Castel Ruggero, arroccata sulle pendici del monte Centaurino, risale al 1055 e al castello costruito da Ruggero d’Altavilla per difendersi dagli attacchi del conte di Laurito. Il centro ha conservato l’impianto medievale e, dal punto più alto, vi è un magnifico belvedere su Torre Orsaia, con una splendida vista sull’intero Golfo di Policastro.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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