Sicignano degli Alburni

Sicignano è una cittadina situata a nord-est della catena degli Alburni, su una piccola collinetta rocciosa: il suo territorio è parzialmente inserito nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e comprende cinque piccole frazioni: Terranova, Scorzo, Zuppino, Galdo e Castelluccio.
Di origine romana, se ne ha notizia in un’epigrafe tributaria risalente al 323 a.C., che riporta la dicitura “Praedium sicinianus”, probabilmente riferito alla famiglia di Sicinus. L’antichità del centro è altresì testimoniata dagli scavi che hanno portato alla luce una necropoli, con monete repubblicane romane in argento. In età medievale la città vive un periodo di grande splendore e viene fortificata con un Castello, che pare sia stato costruito dai Normanni nel 1250 circa. Nel XVIII sec. la famiglia dominante, nella gestione del feudo, è quella dei Falletti. Distrutto dai francesi, il castello fu fatto ricostruire da Ferdinando IV di Borbone.
Questa località è particolarmente suggestiva per i suoi paesaggi pittoreschi, caratterizzati da pinete e castagneti secolari: il Monte Panormo rappresenta, in tale contesto, una meta irrinunciabile per gli appassionati di montagna. Già nel XVI sec. il poeta Girolamo Brittonio ne elogiava le bellezze, lo stesso dicasi per il sommo Virgilio che decantò le bellezze dei pascoli nelle sue Georgiche. Sicignano possiede un tessuto urbanistico ricco di percorsi che si intrecciano e si snodano tra viuzze a selciato decorate da archi e passaggi coperti. Dunque la bellezza dei luoghi, la salubrità dell’aria e la genuinità di alcuni prodotti tipici come gli ortaggi, i latticini, le castagne e l’olio, fanno di questo luogo la meta ideale per chi voglia trascorrere qualche giorno di riposo e di vacanza salutare.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Sicignano è una cittadina situata a nord-est della catena degli Alburni, su una piccola collinetta rocciosa: il suo territorio è parzialmente inserito nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e comprende cinque piccole frazioni: Terranova, Scorzo, Zuppino, Galdo e Castelluccio.
Di origine romana, se ne ha notizia in un’epigrafe tributaria risalente al 323 a.C., che riporta la dicitura “Praedium sicinianus”, probabilmente riferito alla famiglia di Sicinus. L’antichità del centro è altresì testimoniata dagli scavi che hanno portato alla luce una necropoli, con monete repubblicane romane in argento. In età medievale la città vive un periodo di grande splendore e viene fortificata con un Castello, che pare sia stato costruito dai Normanni nel 1250 circa. Nel XVIII sec. la famiglia dominante, nella gestione del feudo, è quella dei Falletti. Distrutto dai francesi, il castello fu fatto ricostruire da Ferdinando IV di Borbone.
Questa località è particolarmente suggestiva per i suoi paesaggi pittoreschi, caratterizzati da pinete e castagneti secolari: il Monte Panormo rappresenta, in tale contesto, una meta irrinunciabile per gli appassionati di montagna. Già nel XVI sec. il poeta Girolamo Brittonio ne elogiava le bellezze, lo stesso dicasi per il sommo Virgilio che decantò le bellezze dei pascoli nelle sue Georgiche. Sicignano possiede un tessuto urbanistico ricco di percorsi che si intrecciano e si snodano tra viuzze a selciato decorate da archi e passaggi coperti. Dunque la bellezza dei luoghi, la salubrità dell’aria e la genuinità di alcuni prodotti tipici come gli ortaggi, i latticini, le castagne e l’olio, fanno di questo luogo la meta ideale per chi voglia trascorrere qualche giorno di riposo e di vacanza salutare.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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