Futani

Il 1247 è l’anno in cui sorge il nucleo originario di Futani: piccolo centro che nasce come suffeudo di Cuccaro Vetere, in corrispondenza dell’attuale vicolo di S. Antonio, denominato così perché realizzato in concomitanza con la santificazione del Santo che avvenne nello stesso periodo.
Solo nel 1547 Futani cominciò ad avere una vita più autonoma anche se era sempre alle dipendenze del suffeudo di Cuccaro Vetere.
Tra il 1500 e il 1800 Futani condivise con gli altri territori circostanti la storia e un certo sviluppo economico e sociale. Nel 1811, infatti, proprio in seguito ad un considerevole incremento demografico, Futani divenne comune con due frazioni: Castinatelli ed Eremiti. Di interesse architettonico sono i borghi medioevali di queste due frazioni, ancora ben conservati in alcuni vicoli; il mulino Guglielmini, ubicato nella località Sansosto e caratterizzato da due torrette circolari; il convento di S. Cecilia, costruito tra l’XI e il XII sec., di cui restano solo alcuni ruderi.
Il paese si trova nei pressi del Sentiero Sacro, una della tante vie della fede
tracciate tra le rocce del monte Gelbison. Il santuario della Madonna del Sacro Monte, meta di pellegrinaggi già dal Medioevo, fu fondato agli inizi della
seconda metà del X sec dai Monaci italo-greci.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Il 1247 è l’anno in cui sorge il nucleo originario di Futani: piccolo centro che nasce come suffeudo di Cuccaro Vetere, in corrispondenza dell’attuale vicolo di S. Antonio, denominato così perché realizzato in concomitanza con la santificazione del Santo che avvenne nello stesso periodo.
Solo nel 1547 Futani cominciò ad avere una vita più autonoma anche se era sempre alle dipendenze del suffeudo di Cuccaro Vetere.
Tra il 1500 e il 1800 Futani condivise con gli altri territori circostanti la storia e un certo sviluppo economico e sociale. Nel 1811, infatti, proprio in seguito ad un considerevole incremento demografico, Futani divenne comune con due frazioni: Castinatelli ed Eremiti. Di interesse architettonico sono i borghi medioevali di queste due frazioni, ancora ben conservati in alcuni vicoli; il mulino Guglielmini, ubicato nella località Sansosto e caratterizzato da due torrette circolari; il convento di S. Cecilia, costruito tra l’XI e il XII sec., di cui restano solo alcuni ruderi.
Il paese si trova nei pressi del Sentiero Sacro, una della tante vie della fede
tracciate tra le rocce del monte Gelbison. Il santuario della Madonna del Sacro Monte, meta di pellegrinaggi già dal Medioevo, fu fondato agli inizi della
seconda metà del X sec dai Monaci italo-greci.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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