Petina

Le origini di Petina risalgono all’anno Mille, come provano alcune pergamene custodite nell’archivio del Monastero della Badia di Cava de’ Tirreni e nell’Abbazia Benedettina di Montevergine. Prima di assurgere al grado di Comune, fu università autonoma. In origine il suo nome era Abetina, per via dei numerosi abeti presenti nella zona che la rendevano, e la rendono ancor oggi, particolarmente bella e suggestiva.
Petina nasce alle pendici degli Alburni, esattamente sotto i monti Farloso e Pietralata, si affaccia sul vallone di S. Onofrio e conserva tutte le caratteristiche di un piccolo borgo medioevale, con tanto di castello (in realtà era un fortilizio, ricavato nella roccia, intorno al quale furono costruite le prime abitazioni). Il territorio di Petina è ricco di boschi di faggi, pini e lecci che rendono la zona molto bella ma anche l’aria particolarmente fresca e salubre, quindi è consigliabile a quanti vogliano trascorrere qualche giorno in pieno relax. Particolarmente ricca è la produzione di prodotti tipici, infatti, grazie alla notevole estensione del territorio ricco di boschi secolari e pascoli montani, viene praticato l’allevamento intensivo degli ovini e dei bovini della razza podalica italica, il cui buon latte viene impiegato nella produzione di caciocavalli silani, formaggi secchi e ricotte fresche, notevolmente apprezzati per la loro genuinità e per il loro gusto.
Considerevole è la produzione di castagne, funghi e fragoline di bosco che, una volta trattati, vengono esportati ed apprezzati in tutto il mondo.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Le origini di Petina risalgono all’anno Mille, come provano alcune pergamene custodite nell’archivio del Monastero della Badia di Cava de’ Tirreni e nell’Abbazia Benedettina di Montevergine. Prima di assurgere al grado di Comune, fu università autonoma. In origine il suo nome era Abetina, per via dei numerosi abeti presenti nella zona che la rendevano, e la rendono ancor oggi, particolarmente bella e suggestiva.
Petina nasce alle pendici degli Alburni, esattamente sotto i monti Farloso e Pietralata, si affaccia sul vallone di S. Onofrio e conserva tutte le caratteristiche di un piccolo borgo medioevale, con tanto di castello (in realtà era un fortilizio, ricavato nella roccia, intorno al quale furono costruite le prime abitazioni). Il territorio di Petina è ricco di boschi di faggi, pini e lecci che rendono la zona molto bella ma anche l’aria particolarmente fresca e salubre, quindi è consigliabile a quanti vogliano trascorrere qualche giorno in pieno relax. Particolarmente ricca è la produzione di prodotti tipici, infatti, grazie alla notevole estensione del territorio ricco di boschi secolari e pascoli montani, viene praticato l’allevamento intensivo degli ovini e dei bovini della razza podalica italica, il cui buon latte viene impiegato nella produzione di caciocavalli silani, formaggi secchi e ricotte fresche, notevolmente apprezzati per la loro genuinità e per il loro gusto.
Considerevole è la produzione di castagne, funghi e fragoline di bosco che, una volta trattati, vengono esportati ed apprezzati in tutto il mondo.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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