Salerno, Campania
Risale al 1187 la prima notizia di un “Loco Sessa”, mentre solo nel 1258 si parla di un “Casale Sessa”. Il villaggio fu feudo dei Capano, principi di Pollica, cui rimase legato fino al secolo scorso, quando divenne comune autonomo.
La frazione di S. Mango, molto più antica, già nel 994 comprendeva nel suo territorio quattro Chiese: San Primo di Cannicchio, San Fortunato, Santa Maria di Campo Rubro, Santa Maria dei Pioppi e San Marco, la “Laura” che si trovava sul monte Stella e che, poi, nel XV sec. fu intitolata a S. Maria della Stella.
Grande importanza, per questo piccolo centro, ebbe il monastero di S. Magno, di cui oggi restano solo i ruderi. Questo monastero influenzò molto la vita economica di Sessa Cilento, infatti la sua florida economia fece sì che nel 1093 si raccogliesse intorno ad esso una delle comunità più numerose del Cilento, con ben novantacinque famiglie.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Risale al 1187 la prima notizia di un “Loco Sessa”, mentre solo nel 1258 si parla di un “Casale Sessa”. Il villaggio fu feudo dei Capano, principi di Pollica, cui rimase legato fino al secolo scorso, quando divenne comune autonomo.
La frazione di S. Mango, molto più antica, già nel 994 comprendeva nel suo territorio quattro Chiese: San Primo di Cannicchio, San Fortunato, Santa Maria di Campo Rubro, Santa Maria dei Pioppi e San Marco, la “Laura” che si trovava sul monte Stella e che, poi, nel XV sec. fu intitolata a S. Maria della Stella.
Grande importanza, per questo piccolo centro, ebbe il monastero di S. Magno, di cui oggi restano solo i ruderi. Questo monastero influenzò molto la vita economica di Sessa Cilento, infatti la sua florida economia fece sì che nel 1093 si raccogliesse intorno ad esso una delle comunità più numerose del Cilento, con ben novantacinque famiglie.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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