Sapri

La Baia di Sapri è situata al centro del Golfo di Policastro, in uno degli angoli più belli della Costa Tirrenica. Nell’ultima anta della costa campana, a pochi passi dal mare, protetta alle spalle della corona dei monti Cocuzzo e Coccovello, Pladino e Ceraso, Sapri si presenta in tutta la sua spettacolare bellezza. Il paese è a vocazione turistica e assorbe l’influsso delle località circostanti più prestigiose, come Maratea e Palinuro. Recenti ritrovamenti hanno rivelato che Sapri è stato frequentato sin dal Paleolitico e dall’età del Bronzo, la sua storia affonda le radici nel VII sec. a.C. In epoca romana fu un’apprezzata località climatica, come testimoniano gli imponenti avanzi di un palazzo, forse imperiale, del I secolo d.C. Di questo periodo è anche il cippo funerario in marmo dedicato, dai genitori, al magistrato Lucio Sempronio Prisco, morto all’età di 25 anni: il cippo attualmente si trova in Piazza Plebiscito. In seguito a cataclismi e a impaludamenti di origine naturale, Sapri è scomparso nel Medioevo, per poi ritornare alla ribalta nella storia con la spedizione di Carlo Pisacane del 1857, celebrata dal poeta Luigi Mercantini ne “La spigolatrice di Sapri”. Il condottiero napoletano, seguito da trecento ardimentosi, sbarcò nella baia di Sapri, convinto di sollevare il popolo contro il nemico. Il tentativo insurrezionale fallì e l’eroe meridionale venne trucidato ai piedi del Cervati, a poche centinaia di metri alle porte di Sanza, perché creduto un brigante dai sapresi, popolo di montanari.
Attualmente Sapri è una cittadina amabilmente moderna e costituisce uno dei centri di soggiorno e turismo più ambiti del Sud Italia, dove è possibile trascorrere giorni sereni godendo dell’amenità del luogo e dell’efficienza dei servizi. La cittadina principe del Golfo di Policastro, grazie alla purezza delle acque e alla sua vivibilità, è stata più volte insignita del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, dalla Giuria Internazionale della Fondazione Europea per l’Educazione all’Ambiente. Le acque limpide del suo mare bagnano una costa incontaminata, ricca di scogli, insenature e grotte.


Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

La Baia di Sapri è situata al centro del Golfo di Policastro, in uno degli angoli più belli della Costa Tirrenica. Nell’ultima anta della costa campana, a pochi passi dal mare, protetta alle spalle della corona dei monti Cocuzzo e Coccovello, Pladino e Ceraso, Sapri si presenta in tutta la sua spettacolare bellezza. Il paese è a vocazione turistica e assorbe l’influsso delle località circostanti più prestigiose, come Maratea e Palinuro. Recenti ritrovamenti hanno rivelato che Sapri è stato frequentato sin dal Paleolitico e dall’età del Bronzo, la sua storia affonda le radici nel VII sec. a.C. In epoca romana fu un’apprezzata località climatica, come testimoniano gli imponenti avanzi di un palazzo, forse imperiale, del I secolo d.C. Di questo periodo è anche il cippo funerario in marmo dedicato, dai genitori, al magistrato Lucio Sempronio Prisco, morto all’età di 25 anni: il cippo attualmente si trova in Piazza Plebiscito. In seguito a cataclismi e a impaludamenti di origine naturale, Sapri è scomparso nel Medioevo, per poi ritornare alla ribalta nella storia con la spedizione di Carlo Pisacane del 1857, celebrata dal poeta Luigi Mercantini ne “La spigolatrice di Sapri”. Il condottiero napoletano, seguito da trecento ardimentosi, sbarcò nella baia di Sapri, convinto di sollevare il popolo contro il nemico. Il tentativo insurrezionale fallì e l’eroe meridionale venne trucidato ai piedi del Cervati, a poche centinaia di metri alle porte di Sanza, perché creduto un brigante dai sapresi, popolo di montanari.
Attualmente Sapri è una cittadina amabilmente moderna e costituisce uno dei centri di soggiorno e turismo più ambiti del Sud Italia, dove è possibile trascorrere giorni sereni godendo dell’amenità del luogo e dell’efficienza dei servizi. La cittadina principe del Golfo di Policastro, grazie alla purezza delle acque e alla sua vivibilità, è stata più volte insignita del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, dalla Giuria Internazionale della Fondazione Europea per l’Educazione all’Ambiente. Le acque limpide del suo mare bagnano una costa incontaminata, ricca di scogli, insenature e grotte.


Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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