Rocca Cilento è menzionata per la prima volta in un documento del 1110 in cui si riporta la decisione di Guglielmo I Sanseverino di spostare la sede della "Baronia di Cilento" dal centro fortificato (il mitico, e forse mai esistito, Cilenti, o Castellum Cilenti, riedificazione di Petilia, l'antica capitale dei Lucani) posto sulla cima del Monte della Stella alla collina di Rocca.
Precedenti notizie del villaggio appaiono però in documenti (citati da Ebner) risalenti al 963 ed al 994.

In ogni caso Rocca Cilento, prima dell'attribuzione ai Sanseverino era già sede di un Actus e di contea longobardi.
Per la sua posizione geografica, all'incrocio della "via di Laureana" con la "via di S. Arcangelo", divenne ben presto il centro più importante tra i villaggi vicini.
In un documento del 1119 risultava inserita nella cinta fortificata del castello dei Sanseverino e nel 1185 l'insediamento di Rocca figurava come castrum, cioè abitato fortificato.
Rocca era anche la sede dell'importante ufficio diocesano dell'Arcipresbiterato.
I Sanseverino vi risiedevano esercitandovi la giustizia e compiendo importanti atti amministrativi.
Appunto come sede amministrativo - militare della Baronia, Rocca seguí poi strettamente le vicende di questo feudo, che i Sanseverino del ramo di Marsico persero e recuperarono più volte, ma che sostanzialmente controllarono per oltre quattro secoli e mezzo, fino alla metà del XVI secolo (1552).
Da allora Rocca seguirà le vicende degli altri paesi cilentani passando di mano a diverse famiglie di feudatari, cocludendosi la serie con le famiglie Garofalo e Granito di Belmonte.

E' interessante riportare quanto scrive Piero Cantalupo:
"Il 16 aprile del 1672 in Cilento, cioè a Rocca, si costituì un'associazione unica nel suo genere, quella dei Preti del Cilento, il cui solo scopo era quello di fornire al momento del decesso un adeguato servizio funebre ai consoci. Il particolare valore dell'atto è dato dalla testimonianza del radicato sentimento degli abitanti dei vari centri cilentani, una volta inclusi nella Baronia, di appartenere ancora ad un comune ed unitario organismo politico, che, inteso come patrimonio civile della stessa stirpe, qualificava ciò che, insomma, potrebbe latinamente definirsi nazione."
Rocca fu aggregata al comune di Lustra nel 1861

Rocca Cilento è menzionata per la prima volta in un documento del 1110 in cui si riporta la decisione di Guglielmo I Sanseverino di spostare la sede della "Baronia di Cilento" dal centro fortificato (il mitico, e forse mai esistito, Cilenti, o Castellum Cilenti, riedificazione di Petilia, l'antica capitale dei Lucani) posto sulla cima del Monte della Stella alla collina di Rocca.
Precedenti notizie del villaggio appaiono però in documenti (citati da Ebner) risalenti al 963 ed al 994.

In ogni caso Rocca Cilento, prima dell'attribuzione ai Sanseverino era già sede di un Actus e di contea longobardi.
Per la sua posizione geografica, all'incrocio della "via di Laureana" con la "via di S. Arcangelo", divenne ben presto il centro più importante tra i villaggi vicini.
In un documento del 1119 risultava inserita nella cinta fortificata del castello dei Sanseverino e nel 1185 l'insediamento di Rocca figurava come castrum, cioè abitato fortificato.
Rocca era anche la sede dell'importante ufficio diocesano dell'Arcipresbiterato.
I Sanseverino vi risiedevano esercitandovi la giustizia e compiendo importanti atti amministrativi.
Appunto come sede amministrativo - militare della Baronia, Rocca seguí poi strettamente le vicende di questo feudo, che i Sanseverino del ramo di Marsico persero e recuperarono più volte, ma che sostanzialmente controllarono per oltre quattro secoli e mezzo, fino alla metà del XVI secolo (1552).
Da allora Rocca seguirà le vicende degli altri paesi cilentani passando di mano a diverse famiglie di feudatari, cocludendosi la serie con le famiglie Garofalo e Granito di Belmonte.

E' interessante riportare quanto scrive Piero Cantalupo:
"Il 16 aprile del 1672 in Cilento, cioè a Rocca, si costituì un'associazione unica nel suo genere, quella dei Preti del Cilento, il cui solo scopo era quello di fornire al momento del decesso un adeguato servizio funebre ai consoci. Il particolare valore dell'atto è dato dalla testimonianza del radicato sentimento degli abitanti dei vari centri cilentani, una volta inclusi nella Baronia, di appartenere ancora ad un comune ed unitario organismo politico, che, inteso come patrimonio civile della stessa stirpe, qualificava ciò che, insomma, potrebbe latinamente definirsi nazione."
Rocca fu aggregata al comune di Lustra nel 1861

Castello di Rocca

  • dove si trova
  • Rocca Cilento, Lustra (SA)
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